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Città

Napoli. Scossa di terremoto tra Napoli e Pozzuoli

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Una scossa bradisismica si è verificata la scorsa notte alle ore 3.02 con epicentro nella zona del Dazio, al confine tra il Comune di Napoli e quello di Pozzuoli. Soltanto il 30 luglio, sabato, nei Campi Flegrei si era verificato uno sciame sismico di 9 eventi dalle 5 del mattino in poi, con quello più significativo di magnitudo 2.7.

Cronaca

Sant’Antimo, crollato il soffitto della scuola “Giacomo Leopardi”

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Le attività didattiche, all’Istituto comprensivo “Giacomo Leopardi” di Sant’Antimo, sono state sospese: infiltrazioni d’acqua nella struttura scolastica hanno, presumibilmente, fatto crollare il controsoffitto.

La consistente perdita d’acqua all’interno dell’istituto è stata rilevata dal personale scolastico.

Le cause del danno sono del tutto da accertare. I fatti potrebbero essere accaduti in questo fine settimana o poco prima del tintinnio della campanella di stamattina. Ciò che è certo è che, per fortuna, al momento del cedimento non vi erano alunni all’interno del “Giacomo Leopardi”.

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Caivano

CAIVANO. Il Teatro “Caivano Arte” sarà sostituito da un auditorium di 500 posti. I caivanesi bocciano la visione di Ciciliano

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CAIVANOCiciliano finora tutto bene ma non benissimo. La riqualificazione di Caivano procede spedita, le aree degradate e abbandonate, grazie al ruolo di Commissario Straordinario, alla deroga al Codice Appalti di cui si gode e alla cospicua disponibilità di denaro messo a disposizione del Governo, vengono via via riqualificate e restituite alla collettività.

Ma sento il dovere, in quanto cronista e cittadino caivanese, descrivere il mio disappunto sulla scelta di cambio di destinazione d’uso del Teatro Comunale “Caivano Arte”.

Abolire un Teatro, per far spazio ad un auditorium con annesse sale multimediali, polo museale e arena – quest’ultima tra l’altro già esistente – è un vero e proprio sfregio all’identità culturale di una comunità.

“Caivano Arte”, sin dai tempi della sua nascita ha rappresentato l’orgoglio culturale della cittadina gialloverde, le tavole del suo palco sono state calcate da artisti come Eric Johnson – Chitarrista e cantante compositore e polistrumentista statunitense – Jodorowski, Toni Servillo, Lina Sastri, Morgan dei Blue Vertigo, i 99 Posse, Ashram – gruppo musicale italiano formatosi a Napoli, appartenente alla corrente stilistica della darkwave neoclassica – Francesco Paolontoni, Carlo Buccirosso, Federico Salvatore, Biagio Izzo, Sal Da Vinci e le operette con Dianora Marangoni per quanto riguarda la danza: Alessandra Celentano, Rossella Brescia, Stefano Forti, Fabio Molfesi, Anna Razzi dell’Accademia del San Carlo, I ballerini del Bolshoi di Mosca con Graziella Di Rauso, Laboratori di Teatro tra le tante Teresa Del Vecchio, Nunzia Schiano, Fortunato Angelini e Luca Yurman.

Ho preferito riportare solo qualche artista, giusto per far capire a chi di questa collettività si è fatto un’idea totalmente sbagliata, confrontandosi solo con chi ha preferito affibbiare a questo territorio solo l’etichetta criminale per ottenere propri benefici e privilegi, quali siano state le potenzialità e il livello culturale espresso da questa comunità.

Quindi con la concezione di un territorio degradato, fatto solo di droga, spaccio, pizzo, camorra e malapolitica si è pensato bene di sostituire “Caivano Arte” con un auditorium di 500 posti a fronte dei 750 di cui disponeva il vecchio teatro, oramai abbattuto, per una copiosa perdita idrica.

Noi di Minformo abbiamo interpellato alcuni operatori del settore per sapere cosa potesse offrire un auditorium di 500 posti e tutti hanno dato le stesse risposte.

Organizzare una produzione di entità rilevante, uguale a quelle già citate e viste a Caivano, sarà impossibile, poiché il costo di un normale biglietto, se non raddoppiato, non consentirebbe neanche di coprire i costi della produzione stessa. Al contrario, con l’aumento del costo del biglietto si rischia di ottenere un flop poiché nessuno si sognerebbe di venire a Teatro in periferia, in una struttura piccola e pagare il doppio per vedere un artista che in città viene offerto alla metà del prezzo.

Abbattere il “Caivano Arte” per lasciare spazio ad un piccolo auditorium è stato una scelta, a mio parere, a dir poco incauta, dato che si rischia di aver realizzato un’ulteriore struttura che da qui a poco, non suscitando interesse da parte di nessun gestore, potrebbe risultare di nuovo abbandonata a sé stessa.

La visione giusta, per una giusta riqualificazione di un territorio come Caivano, sarebbe stata quella di rilanciare l’offerta culturale raddoppiandola. Creare un Teatro da 1000 e più posti e prendere per la “gola” i più importanti impresari campani ma ovviamente, una visione del genere, la può avere solo chi conosce ed è innamorato del proprio territorio.

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Caserta

Caserta, 17enne accoltella il papà al torace

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Nel complesso popolare di via Falcone, a Caserta, un ragazzo di 17 anni ha accoltellato il padre all’interno della sua abitazione.
Il genitore è stato colpito con diversi fendenti al torace; trasportato d’urgenza all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, in via Tescione, ha subìto un delicato intervento chirurgico: le sue condizioni appaiono molto gravi.
Il 17enne è stato condotto in Questura. Le indagini sono in corso per ricostruire l’accaduto.

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